Il Governo ha dato il via libera alle nuove regole sul Green Pass. Certificazione illimitata per chi ha tre dosi.
ROMA – Il Governo ha dato il via libera alle nuove regole sul Green Pass. Come emerso nei giorni scorsi, con il nuovo intervento viene prorogata la validità della certificazione verde ottenuta in seguito alla dose booster.
Questa almeno fino a quando le autorità sanitarie non si esprimeranno sulla somministrazione della quarta dose. Come annunciato in conferenza stampa dal ministro Speranza, gli studi proseguiranno nelle prossime settimane e si attendono indicazioni da parte dell’Ema e dell’Aifa.
Come cambia il Green Pass
Come scritto nel comunicato stampa di Palazzo Chigi “le certificazioni verdi Covid-19 rilasciate dopo la terza dose hanno efficacia senza necessità di nuove vaccinazioni. Al regime che si è sottoposto alla terza dose è equiparato chi ha contratto il coronavirus ed è guarito dopo il completamento del ciclo vaccinale primario“.
Per chi ha ricevuto la dose booster e per chi è guarito dal Covid dopo il completamento del ciclo vaccinale primario il Green Pass ha validità illimitata. Dopo la prima e la seconda dose, invece, la validità della certificazione verde rafforzata è di sei mesi.
La circolazione stranieri in Italia
Con questa decreto si è deciso di mettere delle regole importanti per la circolazione di stranieri in Italia in vista dei prossimi mesi. “A coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione – si legge nel comunicato pubblicato da Palazzo Chigi sul proprio sito – è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore)“.
“Ciò vale anche – si legge ancora – per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con farmaci non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un tampone“.